Trentuno anni fa usciva nei cinema Mediterraneo, il film di Gabriele Salvatores: il film raccontava la storia di otto soldati italiani approdati durante la Seconda guerra mondiale su un’isola sperduta della Grecia, «la più piccola, la più lontana, importanza strategica zero», e lì rimasti per più di tre anni. Fu un grande successo. Il film fece il giro del mondo e fu selezionato per rappresentare l’Italia agli Oscar come Miglior film straniero. A sorpresa il 30 marzo 1992, mentre tutti, compreso il regista, si aspettavano la vittoria di “Lanterne rosse” di Zhang Yimou, “Mediterraneo” si aggiudicò la statuetta dorata.
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CLAUDIO BISIO: “UNA SCENA AVREBBE SPIEGATO LA FINE DEL MIO PERSONAGGIO
In un’intervista rilasciata per Sorrisi e Canzoni, Claudio Bisio spiegò la fine del suo personaggio Corrado:
«Mi hanno spesso chiesto che fine faccia il mio personaggio. Nel film si vede che scappa su una barchetta. C’era in effetti un’altra scena in cui sono sulla barca e me ne vado cantando allegro e poi mi si vede naufragare: non ce l’avevo fatta. Era una scena drammatica e alla fine è stata tolta».
Lo stesso attore ha parlato anche dell’eventualità di tornare sull’isola con tutti i membri del cast:
«Ci siamo ripromessi di farlo molte volte. Tornare tutti insieme. Prima di andare via, un po’ come nel film “Fandango” dove gli amici seppelliscono una bottiglia e poi tornano a cercarla, anche noi abbiamo seppellito lì una “roba”. Nessuno, a parte noi, sa dov’è. Ci eravamo ripromessi tutti quanti di andare a disseppellirla».
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