Il film

Men in Black 3, scritto anche come MIB³, è uscito nel 2012 diretto da Barry Sonnenfeld. Si tratta del terzo capitolo della serie Men in Black, seguito di Men in Black II (2002). Il film, uscito nelle sale a distanza di quindici anni dal primo film del franchise, è, assieme agli altri film della serie, una delle commedie fantascientifiche di maggiore successo.

La trama


Il 16 luglio 1969 l’alieno Boglodite Boris ‘l’animale‘ (Jemaine Clement) e l’agente K (Josh Brolin) si scontrano a pochi minuti dal lancio dell’Apollo 11. Il criminale, infatti, vuole impedire all’agente dei MiB di installare sulla navicella il sofisticato congegno ArcNet in grado di creare un potente scudo intorno alla Terra, proteggendola dall’invasione dei Bogloditi. K ha la meglio e Boris viene imprigionato a LunarMax dove rimarrà fino al 2012, anno in cui Lily Poison(Nicole Scherzinger) riuscirà a farlo evadere. Mentre Boris cerca vendetta, K e l’agente J (Will Smith) stanno pranzando nel loro ristorante cinese preferito ma sono costretti ad interrompere i loro discorsi, per combattere contro un gruppo di malviventi alieni.
K crede che Boris sia il mandante ma l’agente O (Emma Thompson), al comando del MiB, non sembra dare peso alle sue parole. Poco dopo, Boris riesce a tornare indietro nel tempo nel 1969 e uccide K, cancellando ogni traccia della sua esistenza anche nel presente. Inoltre, a causa dell’assenza dell’ArcNet, la Terra è stata invasa dai Bogloditi. L’agente J riesce a convincere O che Boris sia il colpevole di questa frattura spazio-temporale e contatta Jeffrey Price (Michael Chernus), inventore di un dispositivo per viaggi temporali, chiedendogli di trasportarlo nel 1969. Con sole ventiquattro ore di tempo a disposizione, J dovrà persuadere l’amico a difendersi da Boris e aiutarlo a completare la missione, così da salvare il pianeta intero. Dopo aver fatto la conoscenza di Andy Warhol (Bill Hader), agente sotto copertura del MiB, e dell’alieno Griffin (Michael Stuhlbarg) dotato di straordinari poteri di preveggenza, J e K raggiungono Cape Canaveral prima della partenza dell’Apollo 11. I due agenti, tuttavia, ignorano che i Boris del presente e del futuro sono pronti a tutto per fermarli…

Il commento di Will Smith

In una vecchia intervista nello show di Jimmy Fallon, l’attore ha parlato dell’attenzione necessaria alla realizzazione di un sequel. Secondo Smith è importante non cercare di fare sempre le stesse cose, ma dare un significato concreto e rilevante ai vari progetti. E questo purtroppo non è sempre successo. Ecco cos’ha dichiarato:

Quello che abbiamo cercato di fare, che era davvero fondamentale e importante per me, era non cercare di fare semplicemente i vecchi film. Devi tenere in considerazione il tempo, tenere in considerazione come i personaggi sarebbero cresciuti. E la ragione per cui ci è voluto così tanto è perché non volevo che vosse semplicemente un modo per fare soldi. Sai no, ‘Ehi, a tutti piacciono i sequel, facciamo semplicemente un sequel”.

Continua:

“Ho fatto un po’ di pasticci con i miei ultimi sequel. Sai, non ero contento con il terzo sequel di Men in Black. Voglio essere sincero: a volte dico ‘vi piacerà un sacco’ e poi a voi non piace un sacco. Mi ha deluso. Sai, è che a volte l’ho visto e so che non vi piacerà un sacco, però è un film che è costato un sacco.”