Michael J. Fox è stato intervistato dal settimanale People che gli ha dedicato la copertina.
La prima diagnosi di Parkinson, disturbo degenerativo a lungo termine del sistema nervoso centrale, gli fu riferita nel 1991. L’attore ha poi reso reso pubblica la sua malattia nel 1998 continuando lo stesso a recitare in “Spin City” dal 1996 al 2001 e apparendo come guest star in “The Good Wife” dal 2010 al 2016.
Da qualche anno però gli effetti del morbo sulla parola e sulla capacità di memorizzare le battute stanno diventando più evidenti e devastanti:
“La mia memoria a breve termine sta sparendo. Oltre ai sintomi più evidenti come tremori e rigidità, la malattia ha avuto per me un impatto devastante sulla memorizzazione, abilità cruciale per recitare…”.
Lo stesso ha poi continuato raccontando altri dettagli:
“Ora mi devo continuamente esercitare a recitare scioglilingua per migliorare la mia dizione. Non riesco più a suonare bene la chitarra, non riesco più nemmeno a disegnare, non sono mai stato bravo a ballare e ora sta peggiorando anche la mia recitazione”.
Quello che gli resta, però, è la scrittura: “Per fortuna, mi piace molto scrivere”.
Michael J. Fox Reveals Painful Setback That Led to His ‘Darkest Moment’ Since Parkinson’s Diagnosis https://t.co/KNfyv1KrFa pic.twitter.com/7b210teDRf
— People (@people) November 4, 2020
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