Michael J. Fox durante una recente intervista di AARP, è tornato a parlare del Parkinson, malattia con cui convive da ben 30 anni. L’attore ha rivelato che, oltre alla sua famiglia, due fattori in particolar modo lo hanno aiutato a convivere con la sua malattia: Muhammad Ali e Ritorno al Futuro.
“Muhammad Ali mi ha aiutato moltissimo a superare le mie paure dopo la diagnosi. Ricordo che evitavo di guardarmi in tv quando ero molto più giovane, perché allora ero più sano e non mostravo segni di Parkinson. Ma mi chiedevo di Ali, con cui ero diventato amico. Era stato un atleta così grande prima del Parkinson. Così, dopo la sua morte, ho chiesto a sua moglie, Lonnie, se avesse mai guardato le registrazioni dei suoi combattimenti. “Le guardava per ore. Adorava farlo”. In quel momento ho pensato che avrebbe fatto bene anche a me. È la tua eredità dopotutto… sono i graffiti che lasciamo sulla terra, il nostro messaggio di positività.”
“Un’altra cosa che ha indubbiamente giocato un ruolo fondamentale è Ritorno al futuro! È incredibile come moltissime persone di tutte le età continuino ad avvicinarmi per dirmi che hanno adorato quel film, ora più che mai. Non capivo perché. Poi l’ho visto in TV lo scorso Natale. E ho pensato che ero davvero bravo, meglio di quanto pensassi di essere stato. Ancora più importante, ho capito lo spirito del film. Ho capito che era tutto una grande risata e che tutti noi abbiamo bisogno di prendersi il merito per quello che abbiamo fatto e per le vite che abbiamo toccato e di fare ogni tanto un passo indietro e apprezzare che gran parte della vita è stata grande e che c’è ancora molto da vivere”.
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