Ospite di “XXI Secolo”, Milly Carlucci racconta della passione che ha per il suo lavoro e di come abbia sempre uno sguardo al futuro:
“Ho avuto il privilegio di fare il lavoro che amo. Io ero destinata a fare il magistrato secondo mio padre o l’architetto in base a quello che avevo studiato. Quando poi sono riuscita ad entrare in questo meraviglioso luna park mi ha illuminato la vita. Sono insomma grata di fare questo lavoro”.
La conduttrice racconta del padre, che ha sempre spinto lei e le sue sorelle ad essere indipendenti:
“Mio padre ha spiegato a noi tre figlie che bisognava essere indipendente, mentalmente, in modo che nessuno potesse mai condizionarci e renderci libero. Questa cosa detta a delle ragazze è una cosa molto importante ai miei tempi che ancora le donne erano proiettate solo verso la famiglia”.
Milly Carlucci spiega che il suo papà professionale fu Renzo Arbore:
“Renzo Arbore mi diede fiducia quando non avevo che la mia parlantina, parlare per me non era difficile e lui mi diede la possibilità di imparare questo lavoro in una redazione molto creativa come L’altra domenica. Ognuno portava le sue idee, il pezzo me lo creavo da me. In quel momento le donne erano solo vallette, Renzo creò una serie di donne parlanti, che proponevano un modo diverso di fare televisione”.
Milly racconta, infine il suo sodalizio professionale e la sua amicizia con Fabrizio Frizzi:
“Noi eravamo amici e il nostro modo di condurre in coppia ha creato un modello che non è più esistito in tv. Fabrizio aveva delle qualità di umanità, sincerità, verità che pochi hanno. La sua normalità lo ha reso unico rimanendo sempre se stesso. Un buonissimo ragazzo”.
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