Molto amato negli Stati Uniti, Mio cugino Vincenzo (My Cousin Vinny) è una commedia cult degli anni Novanta, con protagonisti Joe Pesci, Marisa Tomei, Ralph Macchio e Mitchell Whitfield.
Billy e Stan (Ralph Macchio e Mitchell Whitfield) sono due bravi ragazzi che stanno viaggiando insieme in auto. A causa di uno spiacevole equivoco, i due giovani vengono arrestati con l’accusa di aver rapinato ed ucciso il proprietario di un discount. Imputato per omicidio, Billy si rivolge a un suo cugino di New York, Vincenzo Gambini (Joe Pesci), affinché li difenda in tribunale; ma Vincenzo è un avvocato alle prime armi e senza alcuna esperienza. Vincenzo è impacciato, poco credibile e rischia di perdere la causa, ma grazie anche all’aiuto della sua fidanzata Mona Lisa Vito (Marisa Tomei) riuscirà nell’impresa.
Il film è molto simpatico e scorrevole, reso godibile soprattutto dalla performance di Pesci, in un ruolo molto diverso dal suo precedente lavoro, Quei Bravi Ragazzi che gli aveva giustappunto fruttato un premio Oscar. Premio Oscar che “Mio cugino Vincenzo” riuscì a far vincere anche a Marisa Tomei, come Miglior Attrice non Protagonista. Altro nome noto nel cast è quello di Ralph Macchio, che all’epoca era reduce da Karate Kid III – La sfida finale (1989) e Too Much Sun, di Robert Downey Sr.(1990) ma che arrancava dopo la fama ottenuta dal primo Karate Kid quasi dieci anni prima.
Il tonno galeotto
In un’intervista, Macchio ha raccontato che è stato molto divertente prendere parte a Mio Cugino Vincenzo e un onore lavorare con Joe Pesci. L’attore, che nell’ultimo periodo è tornato sulla cresta dell’onda grazie alla serie Cobra Kai, ha raccontato un simpatico aneddoto sul film: “La gente mi chiede ancora di fargli l’autografo sulle scatolette di tonno! Vengono da me con queste scatole, non posso rifiutarmi di firmare il tonno. Sarebbe tremendo”.
Il riferimento ovviamente è alla scena iniziale del film, durante la quale il personaggio di Macchio pensa di essere stato arrestato a causa della scatoletta di tonno che si ritrova nella sua tasca.
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