Misery non deve morire (Misery) è un film del 1990 diretto da Rob Reiner, tratto dal romanzo Misery di Stephen King (1987). Per l’interpretazione della psicopatica Annie Wilkes, Kathy Bates ha vinto sia l’Oscar, che il Golden Globe, ed è stata inserita dall’ American Film Institute al 17º posto nella classifica dei 50 migliori “cattivi” del cinema statunitense.
TRAMA
Lo scrittore di successo Paul Sheldon è diventato famoso grazie a una serie di romanzi la cui protagonista si chiama Misery Chastain. Ha deciso tuttavia di concludere la serie, facendo pubblicare Il figlio di Misery, nel cui finale la protagonista muore. Comincia dunque a scrivere un romanzo non legato alla serie, in una sperduta località del Colorado. Finito il lavoro, lascia l’hotel e riparte per casa, ma una tormenta di neve lo coglie di sorpresa, facendolo uscire fuori strada e perdere i sensi. Una persona lo salva e lo porta in casa sua: è una donna di nome Annie Wilkes. Paul è immobilizzato a letto con le gambe fratturate. All’inizio Annie, che dice di essere un’infermiera, sembra voler guarire Paul: gli somministra antidolorifici, lo accudisce e gli rivela di essere un’appassionata lettrice dei suoi romanzi. Paul, incoraggiato dall’interesse che Annie mostra per le sue opere, le fa leggere il manoscritto dell’ultimo libro, non ancora pubblicato, ma ad Annie non piace: in un improvviso scatto d’ira sfoga tutto il suo dissenso per il nuovo romanzo.
KATHY BATES PIANSE PRIMA DI GIRARE LA SCENA DELLE CAVIGLIE SPEZZATE
Una delle scene più importanti e macabre del film è senz’altro quella delle caviglie spezzate. Annie Wilkes decide di fratturare entrambe le caviglie dello scrittore Sheldon con un martello, per impedirgli di scappare di nuovo. Le urla di Paul, per il dolore lancinante, la lasciano indifferente: la donna dichiara di amarlo anche come persona, oltre che come scrittore.
Tocca precisare che, rispetto al libro, la scena è diversa, in quanto nella versione di King, Annie non rompe le caviglie di Paul, ma gli taglia il piede sinistro con un’ascia, utilizzando una torcia a propano per cauterizzare la ferita.
Nel suo commento in DVD per il film, il regista Reiner ha spiegato la sua decisione di cambiare la scena.
“Volevamo che Paul Sheldon alla fine di questo film emergesse vittorioso su Annie Wilkes, ma se avesse perso il piede allora forse avrebbe pagato un prezzo troppo alto per la sua libertà”
Come ci si potrebbe aspettare da un film horror claustrofobico con solo due attori principali, le riprese di Misery sono state spesso tese e il giorno in cui hanno girato questa scena drammatica è stato uno dei più difficili, sia a livello emotivo che tecnico. Nella featurette del DVD Misery Loves Company, Caan ha ricordato che Kathy Bates ha avuto un crisi.
“La sua personalità è talmente pacifica che prima di girare ha pianto. Girare questa scena per noi è stato veramente orribile”
I DISSIDI TRA KATHY BATES E JAMES CAAN
La Bates era un’attrice proveniente dal teatro e quindi abituata a lunghi monologhi e a lunghe prove prima di entrare nel personaggio, e qui si è trovata in disaccordo con il suo co-protagonista, James Caan, che invece era abituato a molte scene d’azione più veloci da girare.
“Meno mi sento di recitare, migliore è il lavoro che sento di fare. Quindi io e Kathy lavoriamo in modo leggermente diverso.”
Il regista Reiner in un’intervista del 1996 affermò:
“Kathy continuava a dire: ‘Jimmy non si relaziona con me, non mi ascolta, e io le risposi. È vero, non lo fa, ma puoi usare questa tua frustrazione per alimentare la tua rabbia e rendere più vero il tuo personaggio”
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