Il 3 novembre Monica Vitti, da 20 anni assente dal grande schermo dopo essere stata una protagonista amatissima di cinema e teatro, ha compiuto 90 anni. Suo marito, Roberto Russo le sta accanto da sempre, a causa di “una malattia tipo Alzheimer che si infiltra e sbriciola la memoria”. Lo scorso anno fu intervistato dal Corriere.it, ecco le sue dichiarazioni: 

«Le preparerò una torta con una candelina simbolica e insieme passeremo una delle tante giornate che abbiamo condiviso. Ci conosciamo da 47 anni, nel 2000 ci siamo sposati in Campidoglio e prima della malattia, le ultime uscite sono state alla prima di Notre Dame de Paris e per il compleanno di Sordi. Ora da quasi 20 anni le sto accanto e voglio smentire che Monica si trovi in una clinica svizzera, come si diceva: lei è sempre stata qui a casa a Roma con una badante e con me ed è la mia presenza che fa la differenza per il dialogo che riesco a stabilire con i suoi occhi, non è vero che Monica viva isolata, fuori dalla realtà».

Anche quest’anno, in occasione del 90 compleanno sul Corriere.it è stata pubblicazione una dichiarazione di Roberto Russo dove afferma di prendersi cura di sua moglie quotidianamente.

La sua caratteristica voce roca e l’innata verve hanno accompagnato Monica Vitti per quasi quarant’anni di carriera cinematografica, dalle sue interpretazioni drammatiche nella “tetralogia dell’incomunicabilità” di Michelangelo Antonioni (L’avventura, La notte, L’eclisse Deserto rosso) che le diedero fama internazionale, a quelle in ruoli brillanti (da La ragazza con la pistola a Io so che tu sai che io so) che la fecero considerare l’unica “mattatrice” della commedia all’italiana, tenendo ottimamente testa ai colleghi uomini Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi

Molti i premi vinti, tra cui cinque David di Donatello come migliore attrice protagonista (più altri quattro riconoscimenti speciali), tre Nastri d’argento, dodici Globi d’oro (di cui due alla carriera), un Ciak d’oro alla carriera, un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento alla Berlinale, una Concha de Plata a San Sebastián e una candidatura al premio BAFTA.