Poco prima dell’inizio di “Caro Battiato”, la serata dedicata a Franco Battiato e trasmessa il 5 gennaio su Rai3, Morgan ha accusato il conduttore Pif di aver deciso di non includere la sua performance da solista sulle note di “Come un cammello in una grondaia”:
“Allora capiamoci: non sono un presenzialista, non mi può fregare di meno se mandano in onda anche sei ore di mio cazzeggio. Non mi frega nulla di apparire. Vi è chiaro questo? Cosa mi importa? Fare musica. Punto. Ero un collaboratore di Battiato per quello. Mi piaceva Battiato per quello. Ero al concerto tributo per quello. Quello è la musica. La mia performance da solista era la canzone che hanno tagliato, le altre due erano decisamente meno importanti. Emozionanti. Riuscite. Meno tutto. Erano secondarie. Il cuore del mio esistere musicalmente sia nella mia vita che in quella di Franco stava nel Cammello in una grondaia. E chi l’ha segata è un inqualificabile incompetente, nemico di ogni sentimento e di ogni talento. Punto”.
Preso dal mood negativo per questa, a suo dire, estromissione dallo speciale, Morgan ha pensato bene di aprire una sua diretta su Instagram per cantare i successi del cantautore morto nel maggio 2021 e di prendersela con il presentatore:
“Decisione irremovibile dell’ottimo conduttore (tale Pif), il quale ha una così profonda conoscenza dell’opera di Battiato, da omettere uno dei suoi più importanti capolavori. Certo che questo Pif è proprio un pifferaio, non c’entra un fico secco”
In realtà, chi ha visto lo spettacolo si è potuto imbattere pure su Morgan per ben due volte, che si è esibito in “Segnali di vita” con la voce di Fabio Cinti, e in “Shock in my town” con i Bluevertigo.
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