Si è spento a 74 anni la rock star francese Johnny Hallyday, che da tempo stava affrontando un tumore. Hallyday è considerato il primo cantante francese ad aver fatto evolvere il rock ‘n’ roll in Francia, con oltre 110 milioni di dischi venduti nella sua lunga carriera, durata più di mezzo secolo.
Un giorno di lutto per tutto il popolo francese, dove Johnny era un’icona e considerato il loro “Elvis Presley”. Così commenta l’accaduto il presidente della Repubblica, Macron: «Abbiamo tutti in noi qualcosa di Johnny Hallyday. Di Johnny non dimenticheremo né il nome, né la faccia, né la voce, né, soprattutto, le interpretazioni che, con quel lirismo rozzo e sensibile, appartengono oggi pienamente alla storia della canzone francese. Ha fatto entrare una parte di America nel nostro Pantheon nazionale. Attraverso le generazioni, si è radicato nella vita dei francesi. Li ha conquistati con la generosità che si vedeva nei concerti: giganteschi o intimi, in luoghi smisurati o in sale modeste. Johnny Halliday non è mai invecchiato perché non ha mai barato. Perché è rimasto semplice e innamorato della vita. E perché sapeva che il segreto per non invecchiare è di avere molte vite. Fino alla fine, Johnny è stato questa presenza famigliare, questa voce tante volte imitata, che comunicava una energia fraterna al pubblico. Questo pubblico oggi è in lacrime, e tutto il Paese è in lutto».
Hallyday comincia la sua carriera verso la fine degli anni Cinquanta, specializzandosi in cover in lingua francese di canzoni famose di artisti come Gene Vincent, Eddie Cochrane e soprattutto di Elvis Presley, da cui prese l’ispirazione maggiore. Nel 1960 uscì il suo primo 45 giri, “Hello! Johnny”. Nel 1965 si sposa con Sylvie Vartan e l’anno seguente nacque il primo figlio David. Negli anni Settanta il successo è continuato con «Que je t’aime». È stato anche uno degli scopritori di Jimi Hendrix, facendo esibire l’allora gruppo The Jimi Hendrix Experience al Paris Olympia nel 1996.
Il suo repertorio spazia dal rock al blues. Ha cantato anche diverse volte in italiano; il suo successo maggiore in Italia è Quanto t’amo (Que je t’aime). Celebri anche le sue traduzioni in francese di alcuni brani di Adriano Celentano fra cui 24 000 baci (24 000 baisers).
Johnny Hallyday ha assunto il ruolo di istituzione nazional-popolare, capace vent’anni più tardi di riempire lo stadio Parc des Princes per festeggiare i suoi 50 anni, cantare allo Stade de France nel 1998, l’anno della vittoria della Francia ai Mondiali di calcio, e di esibirsi nel 2000 davanti alla Tour Eiffel e a 400 mila spettatori.
Vanta anche di lunga una carriera cinematografica, iniziata con Les Diaboliques nel 1955. Negli anni ’80 comincia a dedicarsi con impegno alla recitazione, ottenendo anche svariati successi, per arrivare forse alla sua miglior interpretazione in L’uomo del treno nel 2002. È apparso, inoltre, in Fiumi di Porpora 2 e La Pantera Rosa 2.
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