Se n’è andato per sempre a Poggibonsi, dove era nato il 2 marzo 1930, due mesi prima del suo 88esimo compleanno, Novello Novelli, popolarissimo caratterista toscano, arrivato al cinema per caso. Il suo vero nome era Novellantonio Novellie prima di diventare attore era stato geometra e soprattutto impresario teatrale: tra i suoi clienti i fratelli Mario e Pippo Santonastaso. Gravitando attorno al teatro Metastasio di Firenze aveva conosciuto poi i componenti dei Giancattivi: Alessandro Benvenuti, Athina Cenci e Francesco Nuti. Aveva debuttato proprio nel loro film Ad ovest di Paperino, nel 1981, diretto dal primo, quando aveva già 50 anni. Era poi diventato presenza fissa, inizialmente ridotta poi più importante, nei film di Francesco Nuti, da Madonna che silenzio c’è stasera di Maurizio Ponzi, dov’era un barista e appariva insieme all’attore vicino al tavolo da biliardo protagonista di alcuni dei suoi film, a tutti i maggiori successi del comico toscano: Io Chiara e lo scuro, Son contento, Casablanca, Casablanca, Tutta colpa del Paradiso, Stregati, Caruso Paskoski di padre polacco, Willy Signori e vengo da lontano, Il signor Quindicipalle, OcchioPinocchio, Io amo Andrea.
Benvenuti lo aveva diretto in alcuni dei suoi ruoli migliori, come il nonno di Benvenuti a casa Gori e Ritorno a casa Gori, il vecchio partigiano di Zitti e mosca e in Caino e Caino. Tra i suoi film anche Bonus Malus, Miracolo italiano, Cari Fottutissimi Amici, Albergo Roma. In tv era apparso in serie come I Cesaroni e Don Matteo.
Era stato una specie di padre per tutta una generazione di comici toscani: con quelle borse sotto agli occhi, l’aria saggia e un po’ rassegnata alla bischeraggine della vita e degli uomini, aveva saputo entrare nel cuore di tanti, in un periodo fortunato del cinema italiano. Molti i messaggi di cordoglio e di saluto sui social tra cui quelli di Leonardo Pieraccioni e Carlo Conti.
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