Ha scritto pagine molto importanti della storia della musica italiana e, con le sue canzoni, ha tenuto compagnia a più generazioni. Il mondo della musica piange il tortonese Luigi Albertelli, paroliere e autore televisivo, scomparso a 86 anni. Scrisse, tra i suoi tantissimi successi, le sigle di Ufo Robot, Furia, Goldrake, Remi, Anna dai capelli rossi oltre anche a Zingara, Ricominciamo, Non voglio mica la luna, Un corpo e un’anima, Piccola e fragile, La notte dei pensieri.
Ha lavorato per tantissimo tempo con Drupi (sue le parole di “Sereno è”), con l’Equipe 84 e con altri grandi interpreti della musica italiana, da Mina a Mia Martini, da Iva Zanicchi ai Ricchi e Poveri.
Prima della pandemia, era ancora comparso in televisione, ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, per celebrare i 40 anni della mitica sigla di “Atlas Ufo Robot”, di cui aveva composto il testo, poi aveva lavorato con cantanti italiani emergenti, in primis la milanese Furia.
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