Si è spento all’età di 65 anni Roger Michell. Il regista, che in passato aveva combattuto con diversi problemi di salute, aveva diretto diversi film in carriera, ma il titolo più celebre da lui firmato è sicuramente la commedia romantica del 1999, Notting Hill, con protagonisti Julia Roberts e Hugh Grant, divenuto uno dei maggiori successi del cinema britannico nella storia.
Nato a Pretoria (Sudafrica), Mitchell ha trascorso buona parte della sua infanzia a Beirut, Damasco e Praga, per via del lavoro del padre, un diplomatico costretto a spostarsi spesso per lavoro. Durante la sua permanenza in Inghilterra frequenta l’Università di Cambridge. Alla fine degli anni ’70 Michell si sposta definitivamente a Londra, lavorando come assistente alla regia teatrale al fianco di autori quali John Osborne e Samuel Beckett. Negli anni successivi comincia a scrivere e dirigere alcuni suoi progetti, vincendo numerosi riconoscimenti.
Negli anni Novanta dirige due miniserie e un documentario per la televisione inglese, prima di ottenere un ingaggio come regista nel 1995 di Persuasione, adattamento cinematografico di un romanzo di Jane Austen. In questo stesso periodo partecipa alla lavorazione di un altro titolo molto noto degli anni Novanta, Trainspotting, al fianco di Danny Boyle. Nel 1999 attiva invece la grande occasione di Notting Hill, che incassa 360 milioni di dollari in tutto il mondo e afferma Michell come regista di fama mondiale.
Successivamente gli viene anche affidata la regia de Il mandolino del capitano Corelli, nel 2001, ma un attacco cardiaco lo costringe a rinunciare. Torna alla regia nel 2002 con Ipotesi di reato, con Ben Affleck e Samuel L. Jackson. Negli ultimi anni è stato piuttosto attivo, dirigendo film come Rachel (2017) con con protagonisti Rachel Weisz e Sam Claflin, Blackbird – L’ultimo abbraccio (2019) con Susan Sarandon e Kate Winslet e infine The Duke con Jim Broadbent e Helen Mirren.
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