“Diciamocelo, cari Giurati del @PremiDavid : questa ennesima volta (è dal 2003 che snobbate il mio lavoro), l’avete fatta grossa. A perdere non sono io, ma la vostra credibilità, smarrita peraltro da tempo. Farò il tifo per @miramazzotti e @ClaudioBaglioni #Gliannipiùbelli”.
Lo scrive su Twitter il regista Gabriele Muccino commentando le nomination ai David di Donatello che hanno penalizzato il suo film Gli Anni Piu’ Belli.
Qualche ora dopo il primo tweet, Muccino ha poi rincarato la dose criticando la pellicola dei Fratelli d’Innocenzo, premiata lo scorso febbraio con l’Orso d’argento per la miglior sceneggiatura al 70 °Festival di Berlino. Si legge nel post: “Sto provando a guardare da stamattina Favolacce. Non lo sono ancora riuscito a finire. Sarò poco intelligente o cinefilo per comprenderne la grandezza? (Eppur sono di quelli che quando vedono Dogman, chiamano il regista per ricoprirlo di complimenti).”
Non è la prima volta che il regista romano si sfoga contro i giurati dei premi David di Donatello. Li aveva già criticati due anni fa,dopo le tre candidature peraltro minori per A casa tutti bene. “Ok, va bene, sputiamolo questo rospo” scrisse Muccino sui suoi social, “A Casa tutti bene, maggior incasso italiano del 2018, ha ricevuto tre candidature ai David di Donatello. E sono orgoglioso per quelli ricevuti da Nicola Piovani per la sua bellissima musica e da Massimo Ghini come attore non protagonista per la sua struggente interpretazione. Ma il film meritava assai di più e dispiace doverlo scrivere. Ancor di più dispiace doverlo pensare, perché non capita sempre, ad ogni film che si realizzi, di essere così sicuri del proprio lavoro. Non sono presuntuoso, anche se sono certo che ora lo penserete categoricamente“.
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