Ospite questa mattina del programma di Rai Uno, “Uno Mattina Estate”, Nadia Rinaldi racconta come ha deciso di fare l’attrice:
“Ho deciso di voler fare l’attrice da quando ero bimba, avevo questo obiettivo mentre andavo a scuola dalle suore, che rispetto a quanto si pensa erano molto attive nello stimolare la passione di ogni ragazza. Io ho iniziato con le Sacre Scritture, la domenica andando a Messa mi rifilavano sempre le letture, il Salmo Responsoriale. I fedeli però si distrevano un po’ mentre leggevo quindi li mettevo un po’ sugli attenti, interpretavo la lettura dopo averla studiata a memoria, e il prete quando si accorse mi disse: ‘Ma dove pensi di stare?’. Sono stata anche sospesa ma poi ho capito”.
Finita la scuola, poi, la scelta di partecipare ad un laboratorio teatrale:
“Finito l’artistico sono andata al laboratorio di Gigi Proietti, mi ero messa dei soldini da parte invece venni a sapere che c’era una borsa di studio della regione Lazio. Eravamo 11 uomini e 9 donne e quella fu la conquista più grande, mi ha dato la forza di credere”.
Ma non è stato tutto oro, come racconta l’attrice:
“Ci sono stati dei momenti nella vita che non ti aspetti, ci sono fermi volontari ma anche involontari di cui magari non ti rendi conto. Il fermo è stato doloroso perchè io credo nelle amicizie ma ti vedi chiudere tutte le porte in faccia e i contratti aperti sono stati strappati. Ho toccato il fondo a livello emotivo, non potevo fermarmi, sono sempre stata una donna molto forte, quindi ho reagito grazie anche alla mia famiglia che ha sofferto assieme a me. I primi anni è stato difficile, poi ho ricominciato e un anno dopo sono rimasta incinta nonostante pensavo fosse impossibile, quindi ho pensato a Dio: se mi ha dato la vita…”.
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