Nancy Brilli è stata intervistata dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera, ecco un estratto:

Lei, una bella donna, da bambina però si sentiva un brutto anatroccolo. Perché?

«Ho perso mia madre quando avevo nove anni. Sono stata cresciuta da mia nonna paterna, di cui ho un pessimo ricordo. Di solito i nonni sono dei accoglienti rifugi per i nipoti, ma non nel mio caso. Era molto dura, severa, frustrava ogni mio entusiasmo, inoltre odiava l’idea della femminilità che secondo lei, in me, doveva essere cancellata. Così, quando ancora frequentavo la prima media, mi rapò i capelli a zero.

I pregi?

«Mi sono sempre occupata e continuo a occuparmi dei problemi delle donne che subiscono violenza, non riesco a sopportarlo. Ricordo quando saltai addosso al marito di una mia amica che la picchiava regolarmente: quella volta non ci ho visto più, per difenderla lo aggredito ma, mettendomi in mezzo fra loro, ce le ho prese pure io!».

fonte CORRIERE