In una lunga intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, Nancy Brilli racconta la sua infanzia non semplice, con la mamma scomparsa quando l’attrice era ancora una bambina:
“Io non riuscivo a capire la sua malattia. Rimasi sorpresa un giorno a scuola, dove tutti mi trattavano molto bene, tutti gentilissimi, poi scoprii che mamma era morta quel giorno. Prima della sua scomparsa eravamo una famigliona, poi il vuoto assoluto, non c’era più nessuno a darmi una carezza. Ho vissuto la sua morte come se fosse avvenuta per colpa mia, non l’ho accettata, un blocco totale”.
Un percorso complesso che l’ha portata alla salvezza solo dopo essere diventata lei stessa madre:
“Solo grazie alla nascita di mio figlio Francesco ho accettato l’idea di avere un futuro: prima di lui, potevo morire in qualunque momento, mi andava bene così… poi, con il suo magnifico arrivo nella mia vita, ho deciso di andare avanti”.
Nella vita dell’attrice anche la lotta contro la violenza di genere che l’ha portata anche a fare delle scelte nella sua vita privata:
“Da parecchio tempo mi occupo dei problemi delle donne che subiscono violenza di genere. Una mia amica veniva picchiata dal marito, ma non diceva niente, subiva zitta e buona. Un giorno sono andata a casa sua molto risoluta e ho aggredito quel maledetto: mi sono beccata uno schiaffo da lui, ma sono riuscita a portare via la mia amica”
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