Dopo Merry Christmas, il cinepanettone natalizio virò verso l’esotico: nel 2002 fu la volta di Natale sul Nilo, diretto da Neri Parenti. Nel cast sono presenti, ovviamente, alcuni capisaldi del genere, tra cui Massimo Boldi, Christian De Sica, Enzo Salvi, Biagio Izzo e i Fichi d’India.
Trama
Enrico Ombroni, generale dei carabinieri, porta la figlia quindicenne Lorella a passare le vacanze di Natale in Egitto nella speranza di distoglierla dal suo fermo proposito di diventare “letterina” e di sposare, quindi, un calciatore. Le sue vicende si intrecciano con quelle dell’avvocato Fabio Ciulla, partito per la crociera nel tentativo di riconquistare la moglie che, stanca dei suoi ripetuti tradimenti, si è rifugiata in Egitto dal figlio archeologo. A complicare le cose, sulla stessa nave viaggiano Max e Bruno, due turisti che entrano in possesso di due anelli dell’antico Egitto uno dei quali porta fortuna e l’altro sfortuna e che vanno rimessi dove si trovavano, pena gravissime conseguenze…
L’incidente con il cibo
Nel suo libro Due palle… di Natale, Neri Parenti ha raccontato diversi aneddoti sulla realizzazione del film. Tra questi, l’incidente avuto dalla troupe con il cibo appena arrivati in Egitto.
Finite le riprese a Madrid, si volò in Egitto. Portammo con noi la troupe spagnola, che fu catechizzata su tutte le insidie del paese in cui andavamo. In particolar modo, raccomandammo loro di fare attenzione al cibo, anche a causa del caldo torrido. Ci presero alla lettera: nascosero nei container, che usavamo per la spedizione del materiale tecnico, ogni genere di cibo spagnolo facendolo passare di soppiatto alla dogana. Aglio nero, sardine piccanti, insomma un vero arsenale di alimenti chiuso in un container a temperature elevatissime. Il secondo giorno di riprese, la truppa spagnola non si presentò: tutti i suoi membri erano stati colpiti da un terribile attacco di colite a causa del cibo evidentemente avariato ed erano finiti all’ospedale. Mi ritrovai a lavorare da un giorno all’altro con una troupe egiziana e non fu facile.
Il balletto sulle note di Aserejé
Di Natale sul Nilo è rimasto impresso nell’immaginario collettivo il teaser dove tutti gli attori del film, con costumi da antichi egizi – De Sica addirittura da mummia – ballavano il ritmo Aserejé, successo di un gruppo di ragazze spagnole che in quel momento andava per la maggiore. Il successo del teaser era merito delle coreografia di ballo degli attori che parodiavano quelle originali delle cantanti spagnole. Ma come è nato? Lo racconta sempre Neri Parenti nel suo libro:
Stavamo per girare a Madrid la scena di una festa mascherata sulla nave e quindi gli attori e le comparse erano tutti i travestiti da antichi egizi. Era una festa danzante e si doveva ballare sulle note di Walk like an Egyptian delle Bangles. Prima di girare avevo intenzione di fare delle prove con quel brano, cosicché tutti si abituassero al ritmo.
Quando diedi al fonico l’ordine di far partire il playback della canzone delle Bangles, questi, che era di Madrid, malgrado dovesse ancora subire la terribile colica egiziana, sbagliò file e avviò il pezzo Aserejé a tutto volume.
La coreografia delle Las Ketchup era conosciutissima in Spagna, dunque le comparse spagnole in costume egizio cominciarono a ballare in perfetta sincronia. Uno spettacolo irresistibile. Dopo una breve lezione di ballo, i nostri attori vennero messi in prima fila e danzarono quello che sarebbe diventato il teaser dell’anno. Un teaser nato per caso, che vinse diversi premi.
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