Natasha Hovey risponde all’appello di Carlo Verdone. L’attore e regista romano qualche giorno fa aveva pubblicato un post nostalgico in cui ricordava la compagna di uno dei suoi film più amati, Acqua e sapone, domandandosi che fine avesse fatto.
«Sono stupita da tanto clamore. Mi hanno chiamato amici dall’Italia per avvertirmi dell’appello di Carlo Verdone che si chiedeva sui social dove fossi. Eccomi, vivo a Miami e sono la sua Sandy!»: ha scritto al Corriere della Sera Natasha Hovey.
Oggi ha 56 anni e vive a Miami con suo marito, di professione medico reumatologo, e il figlio David, 24 enne.
«Dopo Acqua e Sapone e Compagni di scuola, girati con Carlo, e altri lavori per la Rai, alcuni sceneggiati, mi sono trasferita in Francia per amore di mio marito, con cui ho costruito la famiglia che ancora oggi è tutto per me. I miei si sono separati, volevo una vita diversa. Una storia che fosse per sempre. Così sono volata a Parigi e ho sposato il mio compagno, nel 1999, trovandomi a vivere una specie di transfert: il sentimento che avevo per il cinema si è trasformato in un amore assoluto verso mio marito, parigino, e il nostro ragazzo».
Cosa fa Natasha Hovey oggi
«Una mia sorella vive accanto a me, l’altra in Oregon. Mio padre era di Boston, e io ho la doppia nazionalità. Con la mia famiglia però abbiamo scelto di vivere a Miami perché è più vicina al nostro spirito latino. Mi trovo bene, anche se è un posto de matti!. Miami è piena di gatti, molti dei quali non sterilizzati, che vivono in condizioni di estrema necessità. Non hanno da mangiare, non un riparo. Così con altri volontari ci occupiamo del loro sostentamento. Io stessa ne ho sei: alcuni vanno e vengono dal salottino esterno della casa allestito su misura per loro. Ci sono anche due orsetti lavatori, e qualche opossum. E mio figlio, ovviamente: come tutti i genitori pensavamo per lui a un futuro di medico o avvocato, e invece è diventato film producer. Si vede che era destino..».
Hovey non ha rimpianti per il passato: «A volte ho provato con David a rivedere i film con me ragazzina protagonista, ma una pellicola come Acqua e sapone ha un umorismo che in Francia non è così immediato. Siamo diversi. Mio figlio poi parla poco l’italiano. Nostalgia? Quando sono più malinconica succede che pensi alla carriera che avrei potuto fare e a cui ho rinunciato, vedo tante mie colleghe d’allora che oggi sono attrici affermate. Ma quando mi sento bene sono felice del successo che ho avuto e penso, oh my God, la ragazzina di quei film ha dato forma alla donna che sono oggi».
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