Da oggi, cioè, è diventato realizzabile fare davvero colazione da Tiffany. Difatti è stato aperto il primo ristorante all’interno della flagship su Fifth Avenue. Si chiama Blue Box Café, è situato quarto piano, e almeno secondo «Vanity Fair» , a quanto pare come dice il Corriere delle Sera sembra di far colazione all’interno di una delle celebri scatole azzurre in cui vengono impacchettati i preziosi prodotti del marchio. Azzurro è infatti il leitmotiv degli arredi e delle stoviglie, mentre il menu è semplice e stagionale con «classici americani» reinventati per diventare «unicamente Tiffany».
I prezzi non sono propriamente economici: caffè e croissant, serviti con una scelta di toast di avocado, uova tartufate o il classico salmone affumicato sul bagel, costano 29 dollari, mentre a pranzo 39 dollari «prix fixe» consentono di consumare un antipasto e un sandwich o un’insalata.
Il menu prevede piatti semplici che cambieranno seguendo le stagioni, ispirati ai classici newyorkesi: dalla “Fifth Avenue Salad” con aragosta e avocado al C.L.T. sandwich che significa “Charles Lewis Tiffany” con pollo, lattuga e pomodoro.
Colazione da Tiffany (Breakfast at Tiffany’s) è un film del 1961 diretto da Blake Edwards, con Audrey Hepburn e George Peppard, tratto dall’omonimo romanzo del 1958 di Truman Capote.
La gioielleria Tiffany aprì di domenica per la prima volta nella sua storia, per permettere le riprese del film la mattina del 2 ottobre 1960, per non creare problemi a causa del corteo di Nikita Sergeevič Chruščёv che sarebbe passato poco dopo le riprese.
Audrey Hepburn odiava i biscotti al burro danesi, dolcetti che il suo personaggio mangia a colazione, il che rese le riprese della scena iniziale piuttosto ardue per lei, visto che avrebbe preferito un gelato ma il regista rispose negativamente.
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