In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, in occasione del Bergamo Film Meeting, dove è protagonista di un film in concorso, Nicolas Vaporidis racconta la sua vita e il suo nuovo ruolo da ristoratore. Lontano dalle scene, infatti, è il proprietario dei ristoranti di cucina romana Taverna Trastevere, uno a Londra, dove vive, e l’altro di recente apertura a Milano:
“Certi rapporti non li interrompi. Il cinema è stato il mio primo e più grande amore. Non avere più la necessità di doverci pagare le bollette mi rende libero e mi permette una selezione più accorta. Per me la cucina è una forma d’arte e la ristorazione spettacolo dal vivo. Il ristorante è il palcoscenico, i clienti fanno il pubblico, lo staff sono gli attori. E io, forse, sono il regista”.
In realtà in questi giorni Vaporidis è tornato a parlare di cinema per il suo ruolo in Fino alla fine della musica, diretto da Cristiane Oliveir, con un personaggio che gli ha permesso di scoprire molte cose:
“Quando il produttore Emanuele Nespeca mi ha chiamato per ‘Fino alla fine della musica‘, mi sono lanciato nel progetto”.
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