Antonello Venditti è stato intervistato da l’Avvenire dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua famosa canzone Notte prima degli esami: domani gli studenti sosterranno la maturità:

Questa canzone è un inno all’amore, pensa che una certa parte politica che inneggia alla guerra e all’odio l’abbia mai capita mentre la cantava?

Io credo che gli uomini di buona volontà ci siano dappertutto, a prescindere dall’appartenenza politica. In Notte prima degli esami ci sono tutte le speranze, le paure e le angosce di ogni generazione ma appunto è anche una canzone “gonfia” d’amore e d’amicizia e credo che tutti possono capirla e cantarla, perché appartiene a tutti noi”.

Scusi Antonello, ma poi Dante e Ariosto glieli chiesero oppure furono altri i poeti della discussione orale davanti alla commissione d’esame?

Sembrerà incredibile, ma io a parte l’interrogazione di matematica non mi ricordo più niente. Nessuna traccia nella mia memoria di quell’esame di maturità. In italiano andò bene, perché ero preparato ed ebbi anche un bellissimo voto nella prova scritta di letteratura. Forse all’orale uscì anche qualche riferimento a Dante e Ariosto che avevo studiato bene durante gli anni di Liceo, ma gli unici ricordi sono legati ai numeri di matematica.

fonte AVVENIRE