Tre anni dopo il grande successo ottenuto con Ocean’s Eleven, la gang capitanata da George Clooney si ritrovò a lavorare insieme per un sequel diretto sempre da Steven Soderbergh. In una recente intervista con GQ, Clooney, notoriamente un gran burlone amante degli scherzi, ha raccontato un simpatico aneddoto accaduto durante le riprese del film, in cui, lui, Matt Damon, Brad Pitt e Don Cheadle furono protagonisti di “un’invasione” in una casa apparentemente infestata sul lago di Como.
Ci trovavamo tutti nella mia casa sul lago di Como e facevamo cose isteriche e idiote. C’era questa casa dall’altra parte del lago, vuota, e ci inventammo una storia sul fatto che fosse infestata. C’era il mio amico italiano, Giovanni, che fingeva di leggere questa storia presa da un libro in cui un tizio uccideva la gente e la gettava nel lago. Eravamo riusciti a convincere tutti di quanto fosse pericolosa questa casa. Così, tipo alle 3 del mattino, io, Matt [Damon], Don [Cheadle] e Brad [Pitt] prendiamo una scala e la carichiamo su una barca, dirigendoci verso la casa. La prima cosa che abbiamo visto è stata una statua di un serpente che mangia la testa di una donna, una cosa spaventosa. Così, siamo giunti alla conclusione che avremmo dato 10.000 dollari a chiunque fosse riuscito a passare la notte in casa con una candela, sei fiammiferi e una bottiglia di vino.
George Clooney ovviamente aveva fomentato l’aria di inquietudine attorno alla casa infestata, ma Don Cheadle e Brad Pitt non si sono fatti scoraggiare e hanno entrambi accettato le condizioni per passare la notte in casa. O almeno, erano partiti con le intenzioni giuste. Come rivela Clooney, i due attori hanno presto ceduto alla paura e messo fine alla scommessa.
Lasciammo Brad e Don Cheadle lì, io e Matt tornammo sulla barca. Dovevamo vedere la candela passare da ogni finestra. Passa per 2 o 3 finestre e poi riceviamo una chiamata. Dicono, “Fanculo, portaci fuori da questa casa!” Siamo tornati e li abbiamo tirati fuori.”
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