Si riaffaccia dopo undici anni sul panorama cinematografico un grande nome, quello della saga Ocean’s, in una versione ‘rosa’, con tutte donne, dopo la famosa trilogia di stampo maschile. E se abbiamo tremato all’idea che potesse succedere quello che è successo con il remake femminile di Ghostbusters, per fortuna il film ci ha tolto ogni paura e possiamo dire che ne esce ben più che discretamente.
La regia è affidata a Gary Ross (Seabiscuit, The Hunger Games) da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Olivia Milch, su suo soggetto. Tra i produttori del film figura Steven Soderbergh, che aveva diretto la trilogia originale.
Iniziamo col punto più forte di Ocean’s 8: il cast. Nello squadrone formato per dirigere questo nuovo carper-movie troviamo 8 nomi stellari, tra cui Sandra Bullock, Cate Blanchett, Anne Hathaway, Helena Bonham Carter, Sarah Paulson, Rihanna, Mindy Kaling e Awkwafina (giusto le ultime due, forse, necessitano di una breve ‘googlata’). Già solo l’idea di vederle all’azione tutte insieme è in sé e per sé motivo di traino e interesse, mettiamoci poi che ognuna di loro ha cucito addosso un personaggio ben riuscito allora le cose si fanno ancora più divertenti.
Sandra Bullock è Debbie Ocean, sorella del celebre – ma defunto – Danny, la quale ha passato gli ultimi 5 anni e 18 mesi in carcere, tempo che ha a potuto impiegare per progettare il colpo più grande della sua vita. Debbie sa perfettamente che deve mettere su una squadra con le migliori nel loro campo, a cominciare dalla sua storica complice Lou Miller (Cate Blanchett). Insieme si danno da fare per reclutare delle professioniste: l’esperta di gioielli Amita (Kaling); la truffatrice Constance (Awkwafina); la ricettatrice Tammy (Paulson); l’hacker Nine Ball (Rihanna); e la stilista un po’ in declino Rose (Bonham Carter). L’obiettivo sono 150 milioni di dollari in diamanti, – diamanti che saranno al collo della famosa attrice Daphne Kluger (Hathaway), al centro della scena dell’evento dell’anno, il Met Gala.
Tra il ‘reclutamento’ della squadra e la spiegazione del piano, il ritmo della pellicola scorre veloce, con tanti richiami soprattutto al primo film, Ocean’s 11, che però, specifichiamo, rimane sicuramente di un livello superiore.
In Ocean’s 8 gli ingranaggi della trama sono buoni ma non sono perfetti, c’è qualche buco di troppo e la sceneggiatura si sfalda un po’ dalla parte centrale ma a parte questo si ride, ci sono dei colpi di scena divertenti e il risultato è comunque positivo. Aspettatevi tanto glamour, tanta moda e tanti camei di star che scoverete alla cena al Met e pure qualche ritorno a sorpresa nostalgico (ma no, non George).
Il film, quindi, si appresta ad essere un ritorno gradito, più apprezzabile sicuramente per un pubblico femminile, ma non per questo esclusivo nel genere.
Nelle sale italiane a partire dal 26 luglio.
Commenti recenti