22 anni fa ci fu il massacro di Novi Ligure avvenuto il 21 febbraio 2001 nella città italiana in provincia di Alessandria. Erika De Nardo di sedici anni e l’allora fidanzato Mauro Favaro, detto “Omar” di diciassette anni, uccisero premeditatamente a colpi di coltello da cucina, la contabile quarantunenne Susanna Cassini, detta “Susy”, e l’undicenne Gianluca De Nardo , rispettivamente madre e fratello di Erika.

Secondo l’accusa i due giovani avevano progettato di uccidere anche Francesco De Nardo  il padre, ingegnere e dirigente dell’azienda dolciaria Pernigotti, ma avrebbero poi desistito perché Omar, feritosi a una mano nel corso del duplice delitto, era ormai stanco e aveva deciso di andarsene. Il caso ebbe un ampio interesse mediatico. Il 3 marzo 2010 Omar venne scarcerato, a seguito dei benefici dell’indulto e di sconti riconosciutigli per la buona condotta. Il giovane si è stabilito in Toscana e ha incominciato a lavorare come barista, dichiarando di voler formare una famiglia con la sua nuova fidanzata e di non voler più pensare a Erika, verso la quale affermò comunque di non portare alcun rancore

Adesso, Favaro 40 anni, potrebbe dover tornare davanti ai giudici. L’uomo è accusato di violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti della donna che ha sposato (e da cui si è poi separato), a cui si aggiunge la denuncia per aver maltrattato anche la loro piccola figlia. A riportare la notizia è Repubblica, che specifica come i fatti sarebbero avvenuti tutti prima del 2022, in particolare durante il periodo del Covid-19.

Tra il 2019 e il 2021 la donna sarebbe infatti stata vittima di ripetute violenze sessuali, oltre che di altre forme di abuso che hanno colpito anche la figlia. “Ti sfregio la faccia con l’acido” e “Ti mando su una sedia a rotelle” sono solo alcune delle frasi con cui Favaro avrebbe minacciato la moglie.

FONTE SKYTG24

FONTE REPUBBLICA