Ore di ansia per i fan di Omar Pedrini. Lo storico leader dei Timoria ha fatto sapere, attraverso un lungo post su Instagram, di essere stato ricoverato in cardiochirurgia a Bologna per affrontare un’operazione di chirurgia vascolare:
“Cari amici, Il “pit stop” si prolungherà più del previsto per rendere possibile un intervento domani stesso. Sono già stato trasferito in cardiochirurgia a Bologna dove affronterò un operazione di chirurgia vascolare. In gergo tecnico ho un (fottuto) aneurisma aortico. Chi mi segue sa di cosa parlo, per cui mi spiace darvi questa notizia, ma voglio darvi anche un paio di buone nuove: essendo arrivato qui con le mie gambe e non in emergenza, i miei “angeli” potranno lavorare sicuramente meglio e se andrà tutto bene sarò più forte di prima. L’intervento sarà più semplice e quindi la degenza dovrebbe essere meno lunga.”
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Il cantante si dice, poi, dispiaciuto di non poter tornare sul palco proprio nell’estate in cui la musica tornerà a suonare:
“La cosa che mi dispiace di più, essendo abituato ad onorare i miei impegni, è che dovremo rimandarne qualcuno dei tanti già in programma. Mi dispiace per gli organizzatori che credono in me e mi dispiace non riabbracciarvi con la mia musica proprio dopo un anno così difficile, ma farò di tutto per tornare presto. Peccato ancor di più dopo un anno così difficile in cui la musica ha già ingiustamente sofferto più degli altri settori. L’agenzia che cura i miei tour sta già contattando gli organizzatori delle serate imminenti per trovare soluzioni ed io li ringrazio. Sarebbe stata l’estate della ripartenza e invece resterò un po’ ai box. Ma devo accettare serenamente il mio karma.”
Classe 1967, Pedrini ha raccontato più volte in passato la sua battaglia contro la malattia al cuore e il modo in cui ha imparato a conviverci. Non manca, infine, un pensiero positivo e la speranza di stare presto bene:
“La mia volontà è di tornare sul palco quanto prima e riprendere il viaggio con la mia fantastica band, ma ora sarebbe stupido fare programmi o peggio annunci, prima di domani. Ci siamo salutati alla fine del 2019 col vento in poppa, ora dobbiamo essere pronti per volare senza vento. Intanto vi abbraccio forte, almeno da qui e mi raccomando, ‘col pensiero tu, tu stammi accanto’!”
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