Molti di voi saranno già a conoscenza del fatto che Ornella Muti è stata condannata a risarcire di 36.000€ il teatro Verdi di Pordenone, per non essersi presentata ad uno spettacolo nonostante accordi. La vicenda risale al dicembre del 2010: Ornella Muti avrebbe dovuto esibirsi al teatro Verdi di Pordenone per recitare L’ebreo errante ma decise all’ultimo di annullare lo spettacolo in programma e anche le due serate previste l’11 e il 12 dicembre, lamentando una forte raucedine. Peccato però che il motivo era ben altro e la salute non c’entra. La Muti diede buca al Teatro per andare a cena con il presidente russo Vladimir Putin e l’attore americano Kevin Costner a ad un evento di beneficenza.
La Muti ha sempre sostenuto di essere impossibilitata ad esibirsi in quanto ammalata e afona, ma dalla Russia aveva un volo prenotato già dal primo dicembre, nonostante le date pordenonesi fossero state programmate a luglio.
Per questo fatto, l’attrice è stata condannata a risarcire il teatro Verdi di Pordenone con una pena di 6 mesi di reclusione e 500 euro di multa per truffa aggravata e falso. La condanna è stata sostituita da un risarcimento di 36mila euro che la Muti si sta attualmente impegnando a pagare. Come riferito dal quotidiano Il Piccolo e da Il Gazzettino, l’attrice ha versato 10.000 euro dei 36mila previsti, di conseguenza ne mancano all’appello altri 26. Una somma che la stessa artista dovrà compensare pena l’esecuzione della sentenza, al momento sospesa, di 6 mesi di reclusione per truffa aggravata e falso.
A riguardo nella giornata di ieri si è tenuta presso il capoluogo giuliano un’udienza, “per verificare – scrive il Gazzettino – se ci sono le condizioni per continuare a beneficiare della condizionale”. L’avvocato del Teatro, Antonio Malattia, ha sollecitato un rinvio d’udienza affinché la giustizia continui a fare luce sulla vicenda: «Al momento i pagamenti – dice – fatta eccezione per una mensilità che è saltata, sono stati ricevuti. Alla prossima udienza i giudici verificheranno se ci sono ancora le condizioni per mantenere la sospensione della pena». Ornella Muti non vuole ovviamente andare in carcere, e di conseguenza sta continuando a pagare con un bonifico da mille euro al mese, e nel giro di un paio d’anni, quindi, dovrebbe compensare il dovuto.
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