In un’intervista concessa al “Corriere della sera”, Ornella Muti rivela che, quando rimase incinta a 18 anni, le fu consigliato di abortire, ma lei si rifiutò:
“Innanzitutto erano altri tempi, praticamente la preistoria rispetto a oggi, e poi non ho voluto. Mia madre però me lo chiese: anche se in Italia l’aborto era illegale, all’estero si poteva fare tranquillamente. Persino il mio agente cinematografico di quel periodo me lo consigliò, perché dovevo girare un film. Avrei dovuto abortire per fare un film? Assolutamente no! Quindi ho deciso di portare a termine la gravidanza, altrimenti il Signore mi avrebbe detto “pussa via!”… ed è nata Naike”.
A proposito di bellezza l’attrice racconta anche del rapporto con il tempo che passa, spiegando di temere la malattia più che la vecchiaia:
“Ovviamente cerco di mantenermi, faccio yoga facciale, rispetto una dieta seria, ma non è facile stare al passo col tempo che passa, Lo confesso,a volte non mi piaccio, sono molto esigente con me stessa, ma questa sono e non ci posso fare niente… Comunque, sdoganerei la chirurgia: tutti, donne e uomini, dicono che non si sono mai ritoccati, ma diamoci una calmata, e chi se ne importa se ti sei ritoccata. Nel mondo di oggi siamo bene o male tutti sempre esposti: bisogna essere perfetti ed è inutile far finta che l’aspetto esteriore non conti, conta eccome!”
Non nega, inoltre, che l’essere stata bella l’abbia agevolata, ma come tutte le cose c’è sempre il rovescio della medaglia:
“La bellezza mi ha portato avanti, aprendomi molte strade, impossibile negarlo, ma mi ha anche penalizzato, perché esiste il pregiudizio: pensano che sei bella e non brava, quindi devi impegnare il triplo della fatica per dimostrare che non è così”.
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