Ornella Muti è stata intervistata dal Corriere dove ha raccontato alcuni aneddoti relativi al suo passato e anche i suoi progetti futuri. Ecco un estratto:
A proposito di uomini, lei ha lavorato con i più grandi registi. C’è stato fra loro qualcuno più duro con lei, al quale ha reagito dicendo basta?
«Il più duro fu proprio Damiani. Ero piccola, inesperta e mi ha buttato a fare un film drammaticissimo… devo dire che, in certi momenti, non è stato molto carino con me, inutilmente severo. Gli altri, per esempio Marco Ferreri, Mario Monicelli o Dino Risi, tutti registi con forti caratteri, capivano che ero molto ingenua, insicura ed erano accondiscendenti, sapevano che altrimenti sarei fuggita. Cercavano però di tirarmi fuori da quella che definivano la mia Disneyland, dicevano che amavo vedere il mondo come un parco giochi, altrimenti non ce l’avrei fatta a vederlo quant’è brutto».
Lei ha mai avuto la tentazione di fare la diva?
«Cosa significa essere una diva? Non mi sono mai comportata così, non sono una che se la tira, se poi qualche volta appaio tale non lo faccio apposta, non appartiene al mio modo di essere. Sono una persona semplice. Non ho mica salvato milioni di vite, io ho solo fatto ridere o piangere il pubblico, tutto qui».
E la relazione amorosa, vera, con Adriano Celentano?
«Non è il caso di parlarne… Oltretutto è stato lui, una volta, a fare dichiarazioni in merito con sua moglie presente, un errore da parte sua e io sono rimasta francamente un po’ sorpresa. Che ci vogliamo fare? Questo è l’universo maschile: io, a suo tempo, ho avuto rispetto della sua famiglia».
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