In un’intervista a “Vanity Fair”, Pamela Anderson ha raccontato aneddoti sulla vita privata e come è riuscita a essere a donna forte come, oggi, sente di definirsi:
“Mi sono sforzata di restare da sola per capire che cosa amo, che cosa mi piace, che cosa voglio fare. Gli ultimi anni si è dedicata alla riflessione, al benessere interiore”
La violenza scaturita dal caso del video privato col suo ex marito, le ha causato grossi problemi soprattutto riaprendo vecchie ferite correlate alla sua infanzia e al rapporto tra i suoi genitori:
“Mio padre era un forte bevitore e mia madre ha trovato un modo per gestire la situazione in qualche maniera… Io incolpavo anche lei, perché continuava a restare in quel tipo di relazione. Ci sono stati momenti in cui volevo che se ne andasse”.
Dopo la comparsa senza trucco sul red carpet, la sua scelta è stata molto discussa:
“Non ho niente contro il trucco, ma sentivo che mi stava meglio quando avevo 20 anni. Quando arrivi a 50, ti trovi davanti a un bivio e ti chiedi: “Voglio inseguire la giovinezza? Voglio essere infelice? Oppure voglio accettarmi per quello che sono? Sto vivendo un grande momento accettando le mie cicatrici o le mie imperfezioni”.
La conversazione poi procede con il ricordo di Amy Winehouse, le due erano molto amiche:
“Ho ancora il suo biglietto nella tasca della giacca. Potevo morire come lei, ma ciò che mi ha salvato la vita, lo dico anche se so bene che non bisognerebbe mai caricare sulle loro spalle una responsabilità del genere, sono stati i miei ragazzi. Senza di loro non avrei potuto essere forte come sono stata”.
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