Paolo Bonolis è stato ospite insieme al figlio Davide nel podcast DoppioPasso. Nell’intervista ha parlato del suo tifo per l’Inter, di televisione e di aspetti sociali, legati anche al mondo social.

Sul suo amore per la squadra neroazzurra, ha raccontato diversi aneddoti, tra cui come ha vissuto la vittoria del Triplete nel 2010:

“E’ stata l’esperienza più brutale della mia vita. Stavo registrando una puntata di “Ciao Darwin” quando giocavamo a Barcellona il ritorno: scendo in studio e dico al pubblico ‘vi chiedo scusa per avervi fatto venire così presto, ma io devo vedere la semifinale. La mettiamo sullo schermo se volete vederla pure voi, altrimenti andate a casa o dove ve pare’. Dopo la partita mi chiama Moratti: “Paolo, ci siamo, siamo in finale: vieni con me a Madrid col volo mio”. “Ovvio che vengo, presidente”, gli rispondo. Poi torno a casa a notte fonda e mentre dormo alle 4 del mattino mi chiama mia figlia: “Papà, una bella notizia: mi sono laureata! Vieni alla mia festa di laurea qui?”. Era il giorno della finale di Madrid. Vado da mia figlia cercando tutte le possibilità di connessione aeree, anche voli privati costosissimi, che mi permettessero di atterrare prima a Madrid e casomai farmi paracadutare negli Stati Uniti: ma non era possibile. Arrivo quindi in albergo e chiedo dove posso vedere la finale di Champions. Mi rispondono “what?”.

Durante l’intervista, ad un certo punto Bonolis tira fuori il suo cellulare per controllare un messaggio: scopriamo che il conduttore non possiede uno smartphone di ultima generazione ma un vecchio Nokia. Parlando del suo telefono, ha detto, in maniera scherzosa:

“Ho un Nokia vecchio stile, prende pure in grotta e poi, come pensate possa comunicare con i Narcos messicani? Ho una famiglia in Svezia da mantenere con questo”.

Qui il video