Ospite di “Splendida Cornice”, Paolo Bonolis si racconta, dal suo nuovo libro fino ai ricordi da bambino, quando la balbuzie lo limitava a scuola:
“Da ragazzino parlavo da solo con donne straniere. Perché le straniere ci stavano e le italiane no. Allora, quando si andava in Inghilterra per imparare la lingua inglese, c’erano ragazze nordeuropee che davano delle occasioni che in Italia erano più complesse da trovare. Ricordo la prima volta che toccai un seno e mi fu utile per altri due anni. Era finlandese”.
Tra le passioni di Paolo Bonolis c’è proprio la lettura:
“Dopo aver vissuto tante cose nella vita, lo stupore per la novità tende a diminuire e le cose tendono a ripetersi costantemente. In un libro, in un viaggio, si possono invece trovare cose nuove perché sono cose ancora non fatte. Lo stupore nasce anche da un gesto di cortesia, dalla gentilezza che vedi per strada… L’ultima persona che mi ha stupito è Laurenti, perché è estremamente profondo e totalmente assurdo. Questa doppia anima sua mi diverte e mi stupisce ancora”.
La nota parlantina nel conduttore, non è stata sempre così:
“Prima balbettavo tanto. A scuola spesso mi interrogavano per iscritto perché sennò passava l’ora. Ma a casa la vivevo molto bene, mi prendevano per i fondelli. Poi l’ho superata perché c’era un signore che a scuola facevano del teatro. Mi hanno chiesto se volessi provare. Facevano ‘Assassino nella cattedrale’. Io dovevo dire ‘Arrivano le guardie’ e mi sono accorto che quando una cosa la sapevo, non balbettavo. Ho lavorato su questa cosa e sono riuscito ad eliminarla balbuzie che però a volte, nei momenti di nervosismo, mi torna”.
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