Paolo Kessisoglu si è raccontato in un’ intervista al Corriere della Sera nel quale parla soprattutto di “C’è da fare Ets“, l’associazione no profit che l’attore ha fondato insieme alla sua nuova compagna, Silvia Rocchi, per parlare di disagio psicologico nell’età evolutiva. L’attore non ha coinvolto lo storico partner Luca Bizzarri all’interno dell’associazione e nell’intervista spiega perché: “Teniamo separate le nostre vite individuali”. Kessisoglu ha spiegato anche che, in caso di problemi personali, non si rivolge direttamente a lui: “No, ho amici più vicini, sebbene Luca sia una persona che stimo sul piano professionale, e gli voglio bene. Ma le nostre vite sono separate”.

Nell’intervista Kessisoglu ha ricordato il momento in cui condusse Sanremo nel 2011, l’anno in cui vinse Roberto Vecchioni: 

«Sanremo è un’esperienza folle: è come se per 20 giorni ti mettessero dentro un manicomio, non esiste nient’altro. Prima di salire sul palco mi tremavano le gambe. Di quel Festival ricordo il pianto a dirotto mio e di Luca (Bizzarri, ndr) alla fine, e poi Gianni Morandi che non si trovava perché era andato a fare un bagno di folla».