Ospite del programma di Rai Uno, “Uno Mattina Estate”, Elisabetta Villaggio, figlia del grande Paolo Villaggio, ha raccontato:
“Rivedere papà mi fa tenerezza, lo trovo sempre ironico, moderno e divertente, ma soprattutto tenerezza. Ha fatto qualcosa di straordinario? Penso di sì. I suoi genitori non erano felici del suo lavoro, lo fecero assumere all’Ecosider e poi è stato un po’ di anni in cui appena poteva scappare, poi faceva le sue cose a livello amatoriale di teatro, poi ad un certo punto una sera, mentre doveva sostituire Jannacci che era malato, il direttore del teatro l’ha visto e gli ha detto di sostituirlo. Casualmente quella sera vi era Maurizio Costanzo, poi a fine spettacolo gli ha proposto di andare a Roma a fare un teatrino di proprietà di Costanzo a Trastevere e invece è stato un trionfo”.
Sull’amicizia con Fabrizio De Andrè, Elisabetta ricorda:
“Erano squattrinati, si conoscevano da piccolini anche se vi sono 7 anni di differenza visto che i genitori erano amici. Si sono trovati da grandi squattrinati, fannulloni, tira tardi, iscritti all’università di legge ma che non amavano quegli studi, quindi avevano questo fuoco dentro che poi hanno dimostrato”.
E sul Paolo Villaggio papà:
“Lui portava poco il lavoro a casa, raramente, con il suo cinismo, raccontava cose, esasperandole. Non è stato un papà classico, ci siamo spesso scontrati perchè eravamo simili, io non volevo che mi venisse a prendere a scuola perchè ero timida. Io non ero mai Elisabetta ma sempre la figlia di e questo mi seccava. Fantozzi l’ha considerato sempre un terzo figlio”.
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