In una lunga intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, Patty Pravo racconta ad Aldo Cazzullo della sua vita, tra momenti di estrema sregolatezza all’amore che ha avuto un posto importante nella sua esistenza. Vita vissuta a mille all’ora come una rockstar, ed in cui non poteva mancare la droga:
“Le ho provate tutte, tranne la cocaina che mi fa schifo. Canne, anfetamine, acidi: non era robaccia come adesso, che ti ammazza. Fu il mio periodo rockettaro. Poi sono andata in America e ho smesso”.
Un’epoca d’oro, durante la quale viveva in una casa vicino a piazza del Pantheon:
“Con Sergio Bardotti tiravamo mattina seduti sui gradini della fontana, con la chitarra. All’alba passava Andreotti, che andava a messa e poi in ufficio. Ogni volta si fermava a parlare con noi: ‘Com’è andata la notte, cos’avete fatto di bello?’”
E poi l’amore. Cinque nozze, di cui solo tre vere. Le prime furono quelle con Gordon Fagetter, batterista a Londra, le seconde con l’antiquario romano Franco Baldieri: si incontrano una sera, passano la notte insieme e il mattino vanno in Campidoglio a chiedere i documenti per sposarsi. Poi arrivò Riccardo Fogli, che per lei lasciò i Pooh:
“Come dargli torto?” In realtà ho saputo solo dopo che il suo manager l’aveva costretto a scegliere: non avrei mai voluto che si separasse dagli altri. Ci sposammo in Scozia, con il rito celtico”.
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