Il conduttore Piero Chiambretti, a “Dritto e Rovescio” parla della sua esperienza con il Covid.
“Quando si vive in prima persona un’esperienza del genere rimani segnato per sempre. La mia vita è cambiata… Dal 21 Marzo, giorno in cui è morta mia madre, guardo con grande interesse tutto quello che succede. Voglio dire una cosa, il Covid si prende come un’influenza, ma si muore come con la peste. Dico di fare molta attenzione a quello che si dice e a quello che si vede”.
Chiambretti continua, parlando della sua esperienza:
“Quando si entra dentro un ospedale, l’esterno non esiste più, non ci sono i televisori, non ci sono i giornali e le persone che sono nei letti con la maschera, prossimi alla terapia intensiva, non sanno quello che succede fuori e pensano solo a quello che succede dentro, e per fortuna… perché se si è già terrorizzati dall’ignoto che questa malattia porta con sé, se vedessimo anche fuori moriremmo prima del previsto”.
E poi aggiunge:
“Molti di quelli che parlavano e che parlano adesso, per loro fortuna non sono stati malati, come lo sono stato io, come mia madre, o come migliaia di italiani… e questo si capisce perché parlano con la teoria e non con la pratica”.
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