Il cantautore Piero Pelù, in un’intervista su Rolling Stone Italia, parla del suo nuovo libro dal titolo “Spaccatutto” e ricorda il tour in Francia con i Litfiba negli anni ’80:
“…La nostra fortuna è stata capire, già nel 1983, che dovevamo uscire dai confini, e così andammo in tour in Francia. Era il mio obiettivo dall’inizio, e portò alla nascita di esperienze e contatti che sono tornati negli anni, e che ci hanno arricchiti a livello culturale e direi pure interdisciplinare. Tra l’altro, ai nostri concerti c’erano francesi, belgi, tedeschi e pochi emigrati italiani”.
Piero Pelù prosegue, rivelando di rimpiangere aver iniziato tardi a studiare musica:
“…Per un chi fa questo mestiere, è fondamentale iniziare presto. Ma la mia famiglia, per esempio, non ha intercettato subito la mia predisposizione a suonare e un po’ mi spiace, perché crescendo si diventa meno ricettivi, più pigri e in sostanza si impara meno bene, come è successo a me. Se avessi studiato di più e prima, avrei una conoscenza più completa della musica…”.
E a proposito delle critiche ricevute negli anni, aggiunge:
“Negli anni si è scritto di tutto, tonnellate di cattiverie comprese. Però: che c***o me ne frega? Io voglio fare l’artista, devo pensare al mio percorso. E in un percorso possono esserci passaggi meno riusciti, amen. Non è l’insuccesso che ti rovina…”.
Fonte: Rolling Stone Italia
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