Pierre Cosso è stato intervistato dal Corriere dove ha raccontato alcuni aneddoti riguardanti la sua carriera e anche i suoi progetti futuri:
Sono passati quarant’anni da quando Pierre Cosso rubò il cuore alle adolescenti italiane, impazzite dopo averlo visto al cinema nel Tempo delle mele 2 . Chi non voleva sposare Simon Le Bon, sognava lui. Era la fine del 1982. Da allora il bell’attore francese ha trascorso metà del tempo con i piedi per terra, continuando a recitare e a cantare (con risultati alterni), e l’altra metà in mare, quasi a prenderne le distanze. Oceano dopo oceano, è diventato padre di tre figli, da tre donne diverse: Lucas, Lino e Noa, di 21, 17 e dieci anni. Dal 2020 si è dato un po’ di pace, ufficialmente per permettere al secondogenito di completare gli studi e prendere il diploma. Racconta: «Ormai sono polinesiano. Vivo a Tahiti, l’isola della mia compagna Rautea, la mamma di Noa. La barca però è sempre pronta: il mio catamarano Nusa Dua è la mia porta della libertà. A bordo siamo autonomi: per l’elettricità grazie al sole, per l’acqua dolce grazie al mare, e tutti noi in famiglia sappiamo pescare e conosciamo bene le piante».
Cosa le manca degli anni del successo al cinema?
«Di sicuro la leggerezza e quel senso di incoscienza che hai solo a vent’anni. Ricordo che a Roma giravo in scooter senza casco, tra le piazze più belle del mondo, dentro una bolla di gioia e felicità».
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