Le Barden Bellas sono tornate con il terzo – e conclusivo – capitolo della fortunata saga di Pitch Perfect, che finalmente, con sei mesi di ritardo rispetto all’America, arriverà anche nelle sale italiane a partire dal 14 giugno.
Dopo aver finito il college, quasi tutte le Bellas, da Beca (Anna Kendrick), Ciccia Amy (Rebel Wilson), Chloe (Brittany Snow), a Emily (Hailee Steinfeld) eccetera, sono in difficoltà con le loro vite e il loro lavoro, fino a quando l’ex-membro Aubrey (Anna Camp) propone un piano per riunire le ragazze in un’ultima occasione e di cantare in un tour in Europa per sostenere le truppe dell’esercito americano. A far loro compagnia, gli immancabili commentatori John e Gail, che ritroviamo dai precedenti due capitoli. Le compagne, però, oltre a dover affrontare le difficoltà della competizione sfidando band con strumenti musicali, si troveranno immischiate in una pericolosa avventura criminale.
Figlio dell’enorme successo di Pitch Perfect 2, arrivato a guadagnare 287 milioni di dollari in tutto il mondo, questo terzo film si è presentato come una ghiotta occasione per calcare la scia e riempire ancora di più le casse. Una scelta comprensibile, ma come spesso accade in queste circostanze a risentirne è quasi sempre il livello qualitativo, a partire dalla scrittura. È quello che è toccato, infatti, a Pitch Perfect 3, film che a livello di storia dimostra, oggettivamente, banalità e pochezza. Ciononostante, un forte punto a favore di questa terza pellicola è che, limiti o non limiti, si presta ancora una volta ad essere un prodotto d’intrattenimento molto efficace.
Ne sentivamo il bisogno? Forse no, ma grazie ad una ormai consolidata bellezza dei medley sonori di canto a cappella davvero travolgenti (da “Toxic” di Britney Spears a “Freedom 90” di George Michael), la freschezza delle attrici e alcune battute che fanno ridere rumorosamente possiamo tranquillamente dire che, superati i limiti della banalità, della scontatezza e diciamolo, il bruttissimo ruolo affidato ad un grande attore come John Lithgow, il film è divertente, allegro e piacevole.
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