Porgi l’altra guancia è un film del 1974 diretto da Franco Rossi e con protagonisti Bud Spencer e Terence Hill. Il film venne distribuito nelle sale cinematografiche italiane dalla Titanus dal 21 dicembre 1974 e fu il terzo maggiore incasso nella stagione cinematografica italiana 1974-75 con £ 4.833.540.000. Ecco un curioso aneddoto che ha raccontato Cristiana Pedersoli, figlia del grande Bud Spencer nel suo libro “Un gigante per papà”.
“Un altro racconto che papà era sempre costretto a rivederci si riferiva agli anni 70 quando aveva girato Porgi l’altra guancia in Colombia. Aveva sentito parlare di un popolo gli Arawak che si era diffuso dai Caraibi all’Argentina, si narra che siano loro i nativi che Colombo incontrò al suo arrivo. Mio padre curiosissimo decise di visitare il loro villaggio, conquistato dai loro usi. Loro erano molto interessati a un uomo così insolito grosso e barbuto e gli accordarono il permesso di rimanere. Mio padre non ha resistito al richiamo dell’acqua: al suo primo tuffo incuriosì i bambini, dato che per loro era impensabile che con la sua mole potesse galleggiare”.
“Da quel viaggio era tornato con una canoa lunga circa 8 metri scavata in un tronco d’albero acquistata dagli Arawak. L’aveva pagato uno sproposito ed era costato molto il trasporto, ma a suo dire era stato anche il modo migliore per ringraziare gli Arawak della loro ospitalità senza offenderli con doni inadeguati. La canoa venne scaricata nella nostra casa al mare di fronte agli occhi esterrefatti di mia madre. Ci vollero sei persone per trasportarla in spiaggia, era pesantissima tutta nera. Io e i miei fratelli insistemmo per metterla in acqua e provammo a salirci, senza riuscire a mantenere l’equilibrio per più di un secondo. Papà si prodigava in consigli, alla fine decise di darci una dimostrazione pratica, così salì deciso sulla canoa e la spinse verso il largo. Eravamo tutti stupiti ma da lì a pochi attimi il nostro stupore si trasformò in una grande risata: la canoa cappottò e le sue risate si confusero con le nostre. Alla fine della vacanza disistimo dei nostri intenti e la Canova fu prima un gioco poi venne trasformata in fioriera“.
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