E’ la trentunesima edizione della guida Ristoranti d’Italia di Gambero Rosso. Sopravvive l’apparato di simboli che hanno fatto la storia della guida (forchette, gamberi, bottiglie, mappamondi, boccali, cocotte) con grande attenzione ai professionisti che si sono reinventati con coerenza e originalità per raggiungere i propri clienti, nonostante restrizioni e chiusure. La seconda ondata sta mettendo nuovamente a dura prova il settore della ristorazione che chiude il 4° trimestre del 2020 con una perdita di fatturato del 40% (10 miliardi di euro), con la previsione di 60mila aziende a rischio chiusura.
“Ristoranti d’Italia 2021” diventa una guida sia di giudizio che di servizio, che può raccontare come la ristorazione sta reagendo di fronte ad una crisi senza precedenti. È il momento di dare supporto ai ristoratori italiani, ambasciatori dei territori, dei prodotti agroalimentari e dell’ospitalità made in Italy.
Il Presidente Paolo Cuccia dichiara:
“In questo momento epocale in cui le prospettive sono incerte siamo impegnati più che mai a supportare la transizione e a contribuire al rilancio del settore non appena l’emergenza pandemica finirà. È il momento di focalizzare le energie su nuove tecnologie dando una forte accelerata alla digitalizzazione, dobbiamo puntare su una corretta informazione e, soprattutto, investire sulla formazione permanente dei professionisti del settore: campi a cui il Gambero Rosso dedica da sempre grande attenzione”.
L’amministratore Delegato Luigi Salerno prosegue:
“Il nostro impegno di supporto nei confronti della ristorazione continuerà con una comunicazione ancora più forte, sviluppando e creando nuove iniziative che aiutino le imprese del settore. La ristorazione è parte integrante della storia e del dna del Gambero Rosso e siamo sicuri che lavorando insieme anche questa volta, torneremo presto a riempire tavoli della migliore ristorazione italiana”.
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