Adriano Panatta è stato per decenni il simbolo del tennis italiano, un campione che ha portato l’Italia ai vertici del tennis mondiale negli anni ’70. La sua carriera è stata caratterizzata da trionfi memorabili e da uno stile di gioco elegante e aggressivo che lo ha reso unico nel panorama tennistico internazionale.​

Gli esordi e l’ascesa al successo

Nato a Roma il 9 luglio 1950, Panatta ha iniziato a giocare a tennis grazie al padre, custode del Tennis Club Parioli. La sua passione e il talento naturale lo hanno portato rapidamente a emergere nel circuito giovanile, vincendo il titolo juniores nel 1968 e il prestigioso Trofeo Bonfiglio nel 1971.

Il suo debutto nel circuito professionistico è avvenuto nel 1969, e già nel 1970 ha conquistato il primo dei sei titoli italiani assoluti in singolare, dominando la scena nazionale fino al 1975.

I trionfi internazionali

Il 1976 è stato l’anno d’oro di Panatta. Ha vinto gli Internazionali d’Italia, salvando 11 match point al primo turno contro l’australiano Kim Warwick e superando in finale l’argentino Guillermo Vilas. Pochi mesi dopo, ha trionfato al Roland Garros, diventando il secondo italiano a vincere un torneo del Grande Slam in singolare dopo Nicola Pietrangeli. Durante quel torneo, ha sconfitto nei quarti di finale Björn Borg, unico giocatore a battere lo svedese a Parigi, e in finale ha avuto la meglio su Harold Solomon.

Nello stesso anno, Panatta ha guidato l’Italia alla conquista della Coppa Davis, l’unica nella storia del tennis italiano fino al 2023, vincendo sia in singolare che in doppio nella finale contro il Cile. ​

Caratteristiche di gioco

Panatta era noto per il suo gioco brillante e spettacolare. Destro con rovescio a una mano, possedeva un servizio potente e un diritto incisivo. La sua abilità nel gioco di volo e la propensione a scendere a rete lo rendevano particolarmente efficace sulla terra battuta, superficie su cui ha ottenuto i suoi maggiori successi. La sua eleganza e il carisma in campo lo hanno reso uno dei giocatori più ammirati della sua epoca. ​

Il panorama attuale del tennis italiano

Dopo Panatta, il tennis italiano ha vissuto anni di alti e bassi, ma negli ultimi tempi ha assistito a una vera e propria rinascita. Jannik Sinner, nato nel 2001, è diventato il nuovo volto del tennis italiano. Nel 2024, Sinner ha raggiunto la vetta del ranking mondiale, diventando il primo italiano a occupare la posizione numero uno. La sua ascesa ha ispirato una nuova generazione di tennisti e ha riportato l’Italia sotto i riflettori del tennis internazionale. ​

Oltre a Sinner, altri giocatori italiani si sono distinti nel circuito ATP. Matteo Berrettini, noto per il suo potente servizio e diritto, ha raggiunto la finale di Wimbledon nel 2021 e ha contribuito al successo dell’Italia in Coppa Davis nel 2023 e 2024. Lorenzo Musetti, con il suo stile di gioco creativo e il rovescio a una mano, ha scalato rapidamente le classifiche, consolidando la presenza italiana ai vertici del tennis mondiale.​ Questi sono soltanto alcuni dei tennisti italiani più in voga nell’ultimo triennio.

Ovviamente, con l’aumento (anzi, il ritorno) della popolarità del tennis in Italia, anche l’interesse per le scommesse sportive è cresciuto. Piattaforme come NetBet.it offrono quote aggiornate per le principali competizioni tennistiche, permettendo agli appassionati di scommettere sui loro giocatori preferiti e sugli esiti dei tornei.