Nonostante la sua incedibile filmografia, Al Pacino ha vinto in carriera un solo premio Oscar come migliore attore, arrivato grazie al ruolo del colonnello non vedente Frank Slade in Scent of a Woman – Profumo di donna. Diretto nel 1992 da Martin Brest, si tratta del remake dell’omonimo film del 1974 diretto dall’italiano Dino Risi e interpretato da Vittorio Gassman, tratto dal romanzo Il buio e il miele di Giovanni Arpino del 1969.
Trama
Charlie Simms (Chris O’Donnell) è uno studente di umili origini di una scuola esclusiva del New England. Per guadagnare qualche soldo e andare a trovare la sua famiglia durante le vacanze di Natale, accetta un lavoro temporaneo come accompagnatore di un colonnello cieco in pensione, Frank Slade (Al Pacino). Slade si rivelerà un uomo dalla personalità poliedrica: a volte irascibile e spigoloso, altre volte ironico e un irresistibile seduttore di donne, per le quali ha una particolare passione.
La preparazione di Pacino con la cecità e l’incidente
Per prepararsi il più verosimilmente al ruolo, Al Pacino si fece aiutare da una scuola per persone non vedenti. Tra i vari esercizi messi in atto, l’attore si concentrò nel non mettere a fuoco più niente, anche fuori per strada. Spesso passeggiava fuori dal set con un bastone, non guardando nessuno e immedesimandosi appieno in una persona non vedente. Tale preparazione finì per causargli un vero incidente però.
Come raccontato da lui stesso a Larry King che gli chiedeva come avesse fatto a fingere di essere cieco, disse:”In effetti, ho avuto una ferita all’occhio durante le riprese del film, perché sono caduto in un cespuglio. E il peggior tipo di ferita all’occhio è quando una pianta ti entra nella cornea. Si è conficcata nella mia cornea. Mentre cadevo, i miei occhi non mettevano a fuoco e la cosa mi è entrata nell’occhio. Quindi è stato pericoloso farlo”.
Oltre alla sua preparazione personale, si era pensato di mettere delle lenti speciali sugli occhi di Pacino per rendere la cecità più convincente. Dopo aver passato mesi a preparare queste lenti, però, l’idea venne accantonata sia da lui che dal regista Martin Brest perché c’era la preoccupazione che gli occhi di Pacino potessero essere lesionati se le avesse usate troppo a lungo.
La scena del tango e i piedi calpestati
Tra le scene più famose del film c’è quella in cui Frank (Pacino) chiede con sicurezza a una splendida ragazza, Donna, di ballare nel mezzo di un ristorante. Ad interpretare la bella fanciulla è stata Gabrielle Anwar, all’epoca ventenne. L’attrice era molto sciolta con il ballo, ma venne seguita da un istruttore di tango che le insegnò i passi principali. Secondo quanto raccontato dalla Anwar, a causa dei tanti impegni Pacino non frequentò le lezioni di tango con il maestro, cosa che lo portò, durante le prove effettive della scena, a calpestarle i piedi diverse volte.
“È stato un po’ difficile” – ha raccontato Gabruelle Anwar – “Ho ancora qualche dito del piede mezzo rotto! Comunque stiamo parlando di Al Pacino, per l’amor di Dio, non potevo proprio lamentarmi! Avevo paura… ma è stato incredibilmente gentile con me”.
Rivediamo la scena:
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