In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, racconta gli aneddoti e i segreti della sua vita. Dalla dipendenza dal gioco d’azzardo, fino al rifiuto del suo nome d’arte:
“Volevo cancellare il mio nome e nel 1992 ci sono riuscito, solo per la settimana di Sanremo. Il mio amico Morandi da un mese mi aveva fatto una testa così: ‘Devi finirla con questo ca…o di Pupo, basta con quella vocina’. Sul palco Pippo Baudo mi presentò: “Ecco a voi Enzo Ghinazzi”. Vidi gli sguardi perplessi delle persone in prima fila. Sentii distintamente: “Ma chi diavolo è Enzo Ghinazzi?”. “Oh, ma quello è Pupo!”. E compresi di aver fatto la più grande cazzata della mia vita.”
Tra i racconti della vita del cantante anche la dipendenza dal gioco d’azzardo:
“Non gioco da anni, una sofferenza pazzesca. Una volta ho perso 130 milioni in tre secondi a Saint Vincent. Solo di cene per gli amici ho speso tre milioni di euro”.
Infine, il rapporto con la moglie, Anna, con cui tra poco festeggerà i 50 anni di matrimonio, mente con Patricia Abati, sua compagna dal 1989 dice:
“Stiamo insieme da 35 anni, non intende aspettare l’anniversario dei 50, vuole che la porti una settimana in viaggio al più presto, mi toccherà accontentarla. Avere due donne è costoso. In futuro i poliamori saranno sempre più frequenti, io sono stato un pioniere”
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