Il film

“Batman” del 1989 diretto da Tim Burton è un film che ci ha cresciuti. Quella visione di Batman ha esercitato un’influenza sui fumetti che seguirono. L’estetica del film si ripercuote nei fumetti degli anni novanta. L’artista Kelley Jones ha infuso un’esagerata sensibilità retro-horror nelle sue collaborazioni con Doug Moench sulla testata principale di Batman . L’influenza dello scenografo Anton Furst è stata fortemente sentita sia su Batman: The Animated Series (il cartone animato) che sui fumetti degli anni ’90. Insomma, dopo questo film Batman diventa dark.

Prince

L’album di Prince per Batman di Tim Burton è famoso quasi quanto il film; la storia di come l’artista sia arrivato a lavorare per la pellicola è però molto più intrigante e a rivelarla è il regista Albert Magnoli, autore del film biografico del 1984 Purple Rain. Magnoli ai tempi era anche coinvolto nella direzione della carriera di Prince fino alla fine degli anni ’80 e, come dice lui, la colonna sonora di Batman non è stata solo una grande collisione di mondi, ma è stato anche il paracadute a salvare Prince dalla potenziale rovina finanziaria. Magnoli racconta che il tour di Purple Rain aveva prosciugato le finanze di Prince, e il suo team stava cercando di raccogliere fondi.

Ecco cosa ha aggiunto Albert Magnoli a Variety, in merito alla decisione di Prince di lavorare al film: “Prince era ad un bivio. L’album Batman ci ha offerto l’opportunità di fare arte e commercio e permettere all’artista di crearsi. Questa era un’opportunità perfetta e un veicolo perfetto in cui poteva esprimersi in modo creativo.”

(fonte: cinematographe.it)