All’inizio gli Stadio sono ancora un gruppo sconosciuto. La loro stella brilla timidamente, perlomeno fra gli addetti ai lavori, e non di luce propria: la band, infatti, è conosciuta soprattutto per essere il gruppo di accompagnamento di Lucio Dalla. La situazione si sbloccò, improvvisamente, nell’estate del 1981.
Gli Stadio accompagnavano il cantautore bolognese nel suo tour estivo e durante i live avevano uno spazio tutto loro per suonare le loro prime due composizioni, “Chi te l’ha detto?” e “Grande figlio di puttana”. In una serata di luglio a Roma, alla fine di un concerto a Castel Sant’Angelo, un entusiasta Carlo Verdone, che aveva assistito all’esibizione, si precipitò nel camerino di Lucio Dalla e lo informò del fatto che quei due pezzi suonati dalla sua band d’accompagnamento sarebbero diventati la colonna sonora del film “Borotalco”. Era l’inizio della carriera degli Stadio.
La storia ci insegna che alla fine di quell’anno sarebbe uscito il primo 45 giri a nome del gruppo, contenente entrambi i brani, e che la loro collaborazione con Carlo Verdone sarebbe stata delle più prolifiche, portando gli Stadio a collaborare con il regista anche per la colonna sonora del film del 1983 “Acqua e sapone”. Ed è proprio grazie a questo legame che vi possiamo raccontare di quell’esibizione live: un esibizione che vede sul palco gli Stadio, Lucio Dalla…e Verdone.
Si perchè di Verdone è risaputa la grande passione per la musica e per la batteria (presente ad esempio in “Un Sacco Bello”), strumento che lui preferisce, ma non tutti sanno di questi live. Seppur non un maestro della tecnica e comunque palesemente agitato dall’emozione, Verdone suonò la batteria insieme alla band e a Lucio durante l’esecuzione di “Acqua e Sapone“. Ci furono poi altre occasioni dove suonarono insieme, anche più recenti (o con altri autori, ad esempio Carlo suonò anche per Venditti) ma questo in particolare è il più bello ed affascinante: giovani, negli anni 80, con i film appena usciti. Tutto un altro sapore.
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