L’incontro

Siamo nel 1961. Durante il Festival di Sanremo si sta esibendo Adriano Celentano col brano “24 mila baci”. Tra il pubblico c’è un signore, Raffaele Di Sipio, che adora il molleggiato seguendolo da molto prima del Festival. Nella canzone c’è un piccolo stacco. Cala il silenzio in sala per pochissimi secondi: questo attimo è bastato al signor Di Sipio per cambiare vita: Raffaele comincia un applauso fragoroso nel bel mezzo del silenzio della sala. Quel gesto viene notato da Celentano stesso: ecco qui che a fine serata Adriano conosce Di Sipio, stringendo un’amicizia decennale che porterà più avanti il caro Raffaele (da ora Raf Di Sipio, questo il suo nome d’arte) ad apparire sul grande schermo.

Stiamo parlando sempre di ruoli marginali certo, da caratterista: intanto però il buon vecchio Raf (di 22 anni più grande del molleggiato), chiuderà la sua piccola carriera d’attore con 15 film all’attivo. Ovviamente solo nei film con Celentano. Tra i tanti come non citare “Di che segno sei?”, “Il bisbetico domato” e “Asso”. Noi teniamo particolarmente, come forse anche voi lettori, alla scena dove Raf si può “apprezzare di più”: ovviamente parliamo della surreale scena del cocktail da preparare per Eleonora Giorgi in “Grand Hotel Excelsior“.

Vita privata

Della vita di Raf si sa pochissimo, se non che abitava o lavorava a Senago (MI).  Finita la carriera cinematografica di Celentano è finita anche quella di Raffaele, che comparirà per l’ultima volta in due puntate di Fantastico del 1987-88 (sempre a fianco del molleggiato). Non si sa niente neanche della sua scomparsa, se non l’anno e il luogo: 1996, a Milano. Vogliamo ricordare Raffaele Di Sipio con la scena sopracitata di Grand Hotel Excelsior, insieme ad un artista da prima conosciuto da semplice ammiratore, fino a diventarne stretto amico grazie a quell’applauso in un silenzioso stacco musicale.