Intervistato da “Il Messaggero”, Giancarlo Magalli ricorda gli anni in cui registrò lo storico programma “Pronto, Raffaella?“, del quale fu autore, che andò in onda dall’83 all’85 su Rai 1 e che rilanciò Raffaella Carrà dopo il flop di “Millemilioni”:
“Avrebbe dovuto condurlo Gianni Morandi, che poi ad un certo punto si tirò indietro. Fu Boncompagni a dire: proviamo a proporlo a Raffaella. Io ero titubante. Non si era mai confrontata con un programma del genere, che andava in onda all’ora di pranzo e non prevedeva canzoni o balli, ma interviste. Gianni mi rassicurò: Vedrai che ti sorprenderà”.
Eppure Raffaella fu la sorpresa che nessuno si sarebbe aspettato, stupì tutti con la sua incredibile preparazione tipica di una vera professionista:
“Studiava ed arrivava alle puntate preparatissima. Nelle interviste faceva scoprire il lato umano dei grandi personaggi. Intervistò chiunque. Pure Madre Teresa di Calcutta. Fu un successo enorme. Gli uffici stampa mi chiamavano per propormi interviste: Ora siamo pieni. E quelli: Ma lei si rende conto di chi vi stiamo proponendo?. Io rispondevo: E voi vi rendete conto di chi c’è nella lista d’attesa?. E pensare che i dirigenti l’avevano messa in un angolo senza farla lavorare: dicevano che era finita. Veniva da Millemilioni, un varietà trasmesso dall’allora Rete 2 che non era andato particolarmente bene. Pronto, Raffaella? le diede la possibilità di reinventarsi in una veste diversa da quella di ballerina e cantante. E le regalò altri quarant’ anni di carriera”.
Magalli ricorda, poi, il famoso gioco dei fagioli:
“L’idea fu mia. Sapevamo di avere un pubblico composto da pensionate e casalinghe. Non potevamo pensare di fare giochi di cultura, per intellettuali: bisognava farle partecipare con giochi semplici e popolari. Fu un’intuizione magica”.
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