La showgirl Raffaella Carrà, nel corso di un’intervista a Il Messaggero, ha ricordato Diego Armando Maradona, ex calciatore scomparso improvvisamente lo scorso 25 Novembre all’età di 60 anni.
La Carrà racconta un aneddoto su Maradona:
“L’ho conosciuto in Italia quando lo invitavo ai miei programmi, ma la prima volta è venuto lui da me ed è pure finito in prigione. Io cantavo in una grande arena a Buenos Aires. Era il 1979. Lui avrà avuto 18 anni. L’arena era piena, non c’era più posto, ma lui tentò comunque di entrare per ascoltarmi. Disse ai poliziotti: ‘Non sapete chi sono io!’. Lessi questa storia il giorno dopo sul Clarin. Per colpa mia Diego aveva passato la notte in guardina”.
E poi continua:
“Da molto io e Diego non ci sentivamo. A fine ottobre un amico dalla Spagna mi ha chiesto se volevo inviargli un video per il suo compleanno. Di solito non mi piace fare queste cose, ma per lui l’ho fatto. Ho indossato la maglietta dell’Argentina che lui mi aveva regalato e gli ho mandato gli auguri. È stato come averlo salutato”.
E poi prosegue, commentando la reazione della città di Napoli alla scomparsa di Maradona:
“Sono commossa dalla reazione di Napoli. È straordinario vedere l’amore della città verso di lui. Per i napoletani Diego non è morto, resta nel loro Dna, sarà per sempre vivo, per i figli dei figli. Lui ha amato Napoli tantissimo e si è fatto amare. Mi raccontava che quando abitava in città con Claudia e le bambine, anche se viveva a un piano alto, c’era sempre qualcuno che cercava di arrampicarsi per salutarlo. Aveva sempre fan intorno, ma lui non si arrabbiava. Era sorpreso di questo amore pazzesco. Ammiro Napoli per l’amore che sa dare: un amore che non svanirà mai”.
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