Per Raoul Bova ancora guai con il Fisco. L’attore è sotto processo perché accusato di aver evaso 417mila euro nel 2011. Il reato contestatogli dalla Procura, secondo “Il Corriere della Sera”, è “dichiarazione fraudolenta mediante artifici”. Per i magistrati sarebbe infatti stato messo in atto un “trucco” per ostacolare l’accertamento da parte del Fisco di quanto avrebbe dovuto pagare di tasse l’attore. Bova avrebbe rappresentato nel 2012 “il versamento di canoni per un milione di euro alla Sanmarco srl, società di cui Bova è stato socio all’80%” e alla quale nel ‘96 ha ceduto in via esclusiva i diritti economici derivanti dall’utilizzazione della sua immagine.
Per capire come evolverà la situazione non resta che aspettare la prossima udienza, fissata per il 6 dicembre del 2022, ma essendo il reato stato commesso nel luglio del 2012, sul processo incombe la prescrizione. Per Bova è già la seconda volta che si trova ad affrontare un problema legato al mancato versamento d’imposte legate ai diritti d’immagine. Già nel 2017, infatti, l’attore era stato condannato a un anno e 6 mesi di reclusione sempre per “dichiarazione fraudolenta mediante artifici” per un’evasione di circa 600mila euro. Il processo è passato ora in Corte d’appello ma ancora non è stata fissata la data dell’udienza.
Intanto a giorni per l’attore si apre un altro processo. Bova è accusato di violenza privata, minacce e lesioni perché avrebbe aggredito un automobilista dopo che quest’ultimo avrebbe quasi investito la sua compagna Rocío Muñoz Morales.
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